La mia Lazio
La squadra di calcio è
nella vita “l’unica certezza immutabile”:
si può partire da questa frase dell’autore in
quarta di copertina come assunto per qualsiasi pubblicazione
che parli del gioco del calcio.
Qualunque sia la squadra,
di qualsiasi momento storico si tratti, il tifoso –più
o meno esagitato, più o meno appassionato del gioco
del calcio in generale, poco importa- ha come punto di riferimento
calcistico una ed una sola squadra nella sua vita, salvo concedersi
qualche licenza in occasione dei Mondiali di calcio tifando
Italia.
E’ così anche
per Alessandro Tozzi, autore de “La mia Lazio”
(Libreria Sportiva Eraclea, 9,50 euro, 96 pagine), sua opera
sportiva prima, nella quale ripercorre venti e più
anni della sua amata Lazio, partendo dalla sfida col Vicenza
e dagli spareggi di Napoli, snodo centrale del libro, disputati
per evitare la Serie C nella stagione 1986/1987, con digressioni
anche all’indietro sulla Lazio del primo scudetto, e
sulla prima partita vissuta allo stadio nel 1974 sulle gambe
del padre a sgranocchiare bruscolini.
Ne escono ricordi puntuali,
aneddoti divertenti, resoconti di giorni storici come quello
del 14 Maggio 2000 dello Scudetto, ritratti interessanti come
quello di Beppe Signori, a volte anche commoventi come quello
di Fiorini, di recente scomparso e ritratto in copertina di
tre quarti, quasi a salutare i suoi tifosi che ancora oggi
lo ricordano per quel famoso gol-salvezza al Vicenza che evitò
alla Lazio la Serie C.
Traspare nel libro un po’
di nostalgia per un calcio diverso, fatto di meno plusvalenze
e più emozioni, meno anticipi e posticipi e più
spazio per i tifosi ed i sentimenti, meno sponsorizzato ma
molto più vicino alla gente. Uno sport per il quale
appassionarsi ancora, e trasmettere queste emozioni portando
allo stadio i propri figli, mettendoseli sulle ginocchia a
tifare Lazio, o qualunque altra squadra.
“La mia Lazio”
diventa così un’occasione per chi segue il football
di tornare bambino, attraverso le vicissitudini vissute in
casa biancoazzurra, perché alla fine il tifoso che
ama il calcio è ancora un bambino che vorrebbe trovarsi
allo stadio ancora sulle ginocchia del proprio padre a sgranocchiare
bruscolini, tifando per pura passione: questo libro è
per tutti loro.
I Romani lo trovano in libreria
(Libreria dello Sport in primis, Stazione Termini, MelBookStore,
Gremese, Feltrinelli ed altre, che potete anche chiedere all'indirizzo
di posta qui sotto).
I non Romani possono scrivere
a:
Libreria Sportiva Eraclea
Indirizzo/i di posta elettronica:
info@eracleasport.it |