Il
Fondo e Luciana Bellini al festival di Pitigliano
Massa Marittima 7 settembre
2006
Lettera al quarto festival
della letteratura resistente di Pitigliano
Cara Luciana, caro Marcello,
anzitutto perdonate l' intoppo,
avrei voluto anche quest'anno essere qui di persona per abbracciarvi
meglio e godermi Giorno, Sinclair e compagnia ma, MAREMMA
CANE, sono costretto da un lavoro improvviso alla lontananza,
scusatemi, che le mie tasche sono vuote e SETTEMBRE ASCIUGA
LE FONTI, si sa.
Antonello ed Alberto penseranno molto più degnamente
di me a presentare questo libro così bello e colmo
di una lingua che si rotola tra noi come dei cinghiali nella
macchia!
Due parole però le voglio dire che un sia mai che Luciana
si impuzzolisca e mi dia del BISCHERO SCIOLTO!
Abbiamo conosciuto Luciana Bellini quattro anni fa, in una
osteria, ad una serata organizzata da noi e Marcello per presentare
i suoi libri di allora. Quando dico noi intendo la nostra
associazione IL FONDO, che ha anche un sito molto denso, andatelo
a vedere www.associazioneilfondo.it, che almeno capite la
storia molto maremmana, i libri editi, le avventure e le sventure,
i premi e le legnate,che all'inizio eravamo intitolati a DANIELE
BOCCARDI che come LUCIANO BIANCIARDI è nato a Grosseto
ed è morto troppo presto, che come lui ha detto cose
scomode, tanto che riesce ancora a suscitar problemi non da
poco con gli eredi come Bianciardi. Una storia dentro ad una
storia, se volete Antonello vi spiegherà ancor di più
estesamente, a me ancora certe brutture del genere umano bruciano.
Dicevo della serata in cui è nata l'amicizia; ne son
seguite diverse di presentazioni e banchetti, tutti memorabili,
libri e tortelli, discussioni e veglie. Dall'amicizia e corrispondenza
epistolare con Luciana è nato persino un libriccino
millelire, " Bellini queste lettere! Lettere di Luciana
Bellini agli amici" edito chiaramente da Stampa Alternativa,
librino che vi consiglio caldamente ad integrare i libri che
prenderete stamani, se volete capire meglio il personaggio
Luciana, ribelle e irridente, cittina e grande, generosa e
fantasiosa.Insomma, un euro speso bene, non fate LE CALIE.
Il bello è che Luciana lo dice a Marcello; editore
all'incontrario! No, perchè lei.....CHI SI SOMIGLIA
SI PIGLIA, e la Bellini oltre che una bastian contraria è
una scrittrice all' incontrario, che pesca nei cassetti i
quadernini zeppi di scrittura minuta in base al colore delle
copertine, oppure FACENDOSI UNA BELLA FRUSTA PE IL SU CULO,
ricopiando quelli che pensava già pronti, per darli
alla svelta all'editore all'incontrario, tranne poi accorgersi
di infilarsi in un ginepraio, COGLIONI MONACHE!
Così gli è toccato giocà con le parole
per altri due anni, soffià indispettita che Marcello
aspettava. Intanto noi carogne a sbircià in cataste
di fogli, mentre si faceva merenda e, guarda caso, ci veniva
incontro il detto EH CERTO IL PRESCIUTTO E' IL PRESCIUTTO
! Poi naturalmente Luciana ottiene l'effetto contrario di
quello auspicato; credeva di fare un libriccino di detti senza
pretese, ne è uscita una grammatica popolare vera,
ed allo stesso tempo una testimonianza viva della civiltà
contadina e della sua lingua. Cara Luciana, ti auguro cento
di queste avventure donchisciottesche, anche se a te toccherà
di certo far Sancho Panza che Marcello pole fà solo
Don Chisciotte che secco com'è a vedello PARE DI METTE
LA PELLE AD UN BASTONE. Te continua a pescare i quadernini,
che tramutati in libri a noi ci mettono davvero di buon umore
e ci ridanno financo il sorriso, CHE POI SI SCODINZOLA COME
I CANI. Oh, intendiamoci, cagnacci maremmani, con antenati
dal pedigree brutale, brutti, ' gnoranti, più forti
della malaria e duri come lecci, generosi e libertari,senza
collare, e mordaci, sempre! Qualcosa di questi caratteri ci
rimane addosso, se anche oggi ci ritroviamo qui, senza sponsor
e fanfare, caparbi, resistenti e innamorati della scrittura
e delle storie. Sì, E' PROPRIO VERO CHE L'AMORE E'
CIECO!
Qui al magazzino di Pitigliano che come scrive Luciana "
c'è tanti scrittori di passaggio, nel senso che sono
scrittori all'acqua di rose come me. Ci sò quelli veri,
c'è anche lì, un mondo a conto suo, però
è un mondo che riconosco. Sarà che alla fine
si mangia il cacio e la panzanella di Federica, si beve il
vino di Fabrizio, si dà un bacino a Pietro e Alberto
che, qualcuno ha mai visto giocare e andare avanti e indietro
i cittini dentro le librerie, e alle presentazioni ufficiali?!
Qui da Marcello si può, e io che sò sempre stata
una cittina che il guinzaglio un mi garbava, mi ci trovo tanto,
ma proprio tanto bene. "
Grazie di cuore Luciana, grazie Marcello, faccio da qua un
brindisi col vino bono ai 35 anni stupefacenti e resistenti
di Stampa Alternativa. Ti ricordi? Avevo 15 anni e ti mandai
500 lire in una busta per chiederti il manuale per andare
in India e te invece, visto che vivevo in campagna, mi mandasti
quello per coltivare la Maria. A distanza di tanti anni la
Maria non la coltivo più, ma la libertà sì,
continuamente, che hai seminato bene Marcello, editore all'incontrario,
cane da penna di storie e scrittrici incredibili come Luciana
Bellini.
Un abbraccio forte a tutti
Stefano Pacini
per l'Associazione culturale il Fondo
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