Collana I libri del Fondo, Stampa Alternativa
Alberto Prunetti - POTASSA
€ 5
Il cloruro di potassa è un forte
agente ossidante utilizzato nella fabbricazione di fiammiferi,
di fuochi artificiali, di esplosivi. Ma Potassa è anche
il nome di quattro case sulla via Aurelia, nella maremma grossetana.
Qui nel luglio del 1921 il facchino Domenico Marchettini,
già noto alle forze dell ’ordine, tenta invano
di rincorrere un camion di fascisti. Un episodio minimo nella
storia di ignoti ribelli maremmani che scatenerà conseguenze
imprevedibili. La rabbia del Marchettini è lucida determinazione.
Presto troverà altri complici nelle boscaglie maremmane
dove si nascondono sovversivi, renitenti alla leva, banditi.
Un fatto di sangue li unirà prima che si disperdano
per il mondo, in fuga. C ’è chi scapperà
in Russia per trovare una morte drammatica; c ’è
chi farà perdere le proprie tracce. Intanto un altro
ribelle gira per il mondo, in Argentina entra nella banda
di espropriatori anarchici di Severino Di Giovanni. Storie
che si intrecciano, rivolte che esprimono un ’inesauribile
voglia di vivere e una irrequieta tensione che inevitabilmente
si scontrerà con la realtà e i poteri costituiti.
(dalla 4a di copertina)
Potete trovare il libro presso:
Osteria Pian di Mucini, loc. Pian di Mucini,
Massa Marittima
Libreria Chiti, via Roma, Follonica
Unidea-Libera, via Pomposiana 271, Marzaglia (Mo)
Agenzia Fotografica 101, via Pantaneto 62, Siena
Libreria Modo Infoshop - Int. 4 Bologna, via Mascarella 24/b,
Bologna Magazzino Giustacori, via Zuccarelli 260, Pitigliano
Tour de Babel - Librairie Italienne 10, rue
du Roi de Sicile, Parigi
- - - - - - - - -
- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -
- - - - - - -
Una recensione di Potassa, da www.altracitta.org
Maremma
ribelle - IL LIBRO
Maremma,
primi anni del Novecento.
Il fascismo comincia la sua opera di controllo del territorio
in una terra da sempre abitata da lavoratori , schiavi e ribelli.
Gente dura, abituata al lavoro ed alla fatica, ma non a prendere
ordini e tantomeno alle divise. Il delitto di un fascista,
un episodio minimo nella storia di ignoti briganti maremmani
li costringe alla fuga.
Chi nella Russia di Stalin cercando il sol dell’avvenire,
chi in Francia, chi in Argentina.
Legati tutti dall’impossibilità
di accettare l’autorità costituita e dalla voglia
di girare il mondo.
Chi con scarpe grosse e cervello fino, chi con il cloruro
di potassa e la gelatina.
Abili soluzioni registiche rendono Potassa un libro molto
piacevole. Di cui piace soprattutto lo stile tarantiniano
e l’inesauribile voglia di vivere e schiettezza dei
personaggi.
-
- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -
- - - - - - - - - - - - - - -
Ballata per gli antifascisti di Tatti
Dalla ricostruzione storica “Potassa”
di Alberto Prunetti, liberamente interpretata (come per il
riferimento alle Brigate Garibaldi XXIII “Guido Boscaglia”
e III “Camicia rossa”) da Pardo Fornaciari. Si
canta in Si-, sull’aria di tipica delle quartine dei
cantastorie toscani.
Livorno, 13-20 aprile 2003
Al mattino il Ventuno di maggio
Si ritrovano al Cerro Balestro
Gente che aveva avuto il coraggio di
disertare la guerra mondial
Dalla guerra i signori han foraggio
Pe’ sfruttar chi obbedisce maldestro
Quelli che non servir gli schiavisti
i fascisti ora vanno a punir
Proprio ieri eran scesi quei tristi
Fino a Tatti a canta’ i loro cori
Nella piazza, e al caffè s’eran visti
A sfidar l’ira dei minator
Lo squadrista assassino che tira
Civilini rimane ferito
il Biancani, colpito, poi spira
Ma lo scontro non finisce lì
Tutta notte il figliol del Biancani
Col Maggiori vendetta prepara
E con Ricciolo all’indomani
ai fascisti la faran pagar
Mucciarelli col calesse passa
(Rifiutò il suo soccorso al ferito)
col nipote per andare a Massa
Ma alla curva il suo viaggio finì
La notizia vien presto saputa
Roccastrada, le camicie nere
La lor furia l’ha già conosciuta
ora Tatti la conoscerà
Quattrocento fascisti in paese
Scatenando bestial rappresaglia
Mentre il popolo ne fa le spese
A guardar stanno i carabinier
Il Maggiori con il Marchettini
(Li chiamavan briganti e banditi!)
Ma protetti eran da’contadini
La battaglia lor continuò
Per gli sbirri, i fascisti, gli agrari
La Maremma ‘un è luogo sicuro
Ogni forra, ogni pezzo di muro
Un pericolo celan per lor
Finché verrà il dì della
riscossa
Per i neri non resterà scampo
La Boscaglia e la Camicia rossa
In Maremma giustizia faran!
|